Negli anni ’20 la figura della diva del cinema sostituisce quella della dama dell’alta società. Sono gli anni di Clara Bow, Gloria Swanson, Louise Brookse e Joséphine Baker.

I canoni di bellezza femminile cambiano radicalmente, ora la donna è  molto snella, il taglio di capelli diventa corto “à la garconne” e per la prima volta viene scoperta la nuca, per assomigliare agli uomini, come simbolo di estrema libertà. Questi infatti sono anni fondamentali per l’emancipazione femminile.

Per quanto riguarda il make-up, era piuttosto teatrale, in quanto la pellicola non era in grado di rendere perfettamente le varie tonalità di grigio; per questo i tratti espressivi del volto venivano marcati in modo molto evidente su una base chiarissima. Le sopracciglia venivano assottigliate e ridisegnate allungandole verso le tempie, seguendo però un andamento cadente. La bordatura degli occhi era scura, allungata e cadente, e conferiva allo sguardo un’espressione triste e languida. Si utilizzavano ombretti scuri per la palpebra superiore ed inferiore, ampiamente sfumati e intensificati nell’angolo interno dell’occhio, lasciando però struccata la rima palpebrale interna. Per concludere il trucco dell’occhio si utilizzava un mascara nero per le ciglia. Per quanto riguarda le labbra erano piccole e a forma di cuore, poco sensuali e non delineate dall’uso della matita, ma solo truccate con rossetti molto scuri. Il blush non veniva ancora utilizzato con uno scopo correttivo, ma era sempre applicato esattamente al centro della guancia in maniera tondeggiante e di un colore rossastro.

Ecco una mia rivisitazione anni ’20. Un total look progettato e realizzato su Jessica!

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